*** IN ALTO I CUORI ***

Carissimi Alpini di Romagna,


con immenso piacere ho ricevuto il Vostro invito che certamente devo alla grande amicizia che mi lega a Nelson Cenci. Vi confesso che sono impaziente di essere tra voi e poter respirare la vostra aria pulita.


Nelson mi ha parlato spesso delle vostre montagne che ha imparato ad amare ancora bambino e di cui porta un ricordo imperituro. Boschi e sentieri che, sono sicuro, hanno poi condizionato la sua decisione di diventare alpino, e che Alpino!.


Il Vostro intervento, portato avanti in questi anni silenziosamente, con la consueta tenacia alpina è, ancora una volta, la testimonianza di quel nostro smisurato desiderio di dare senza nulla chiedere nel Ricordo dei nostri Vecchi. Di tutti quelli che si sacrificarono per mantenere fede a un giuramento e che voi ora ricordate con questa opera e con quei Sassi che avete voluto caparbiamente portare qui dal Grappa e dall’Ortigara come a voler unire in un abbraccio di pietra tutti i vostri Compagni. Sassi a cui idealmente si uniscono quelli di Grecia e Albania insieme alla terra di Russia. Avete però voluto ricordare anche un aviatore americano che all’epoca non poteva certamente definirsi amico, ma questo rientra nella tradizionale generosità alpina e consentitemi Romagnola.


Mentre vi scrivo, ho ancora nelle orecchie l’ allegro frastuono dell’Adunata Nazionale a Latina e negli occhi la figura del nostro Presidente Corrado Perona che lascia la tribuna per sfilare con gli alpini di Abruzzo a significare la sua vicinanza a quella terra sfortunata. Presidente che avrebbe voluto essere con voi per festeggiare la felice conclusione della vostra fatica ma che, purtroppo, per precedenti impegni dovrà limitarsi ad inviarvi un augurale messaggio di saluto.


A presto dunque carissimi alpini, sarà certamente una bellissima giornata ulteriormente “arricchita” da due Grandi Alpini: Nelson Cenci e Carlo Vicentini, reduci anche loro da una bellissima Adunata che hanno affrontato con la consueta grinta. Dei veri miti, Icone come le definisce il Generale Cesare Di Dato, Ragazzi instancabili, inossidabili al passare del tempo!

 

Aldo Maero
49° corso AUC Scuola Militare Alpina di Aosta.
Capo progetto del libro “DNA Alpino”